Oplontis

Per lo splendido impianto architettonico, per la maestosità degli ambienti, suddivisi in zone servili e nobiliari, e per le ricche decorazioni parietali, la villa cosiddetta di Poppea è considerata tra le dimore più sontuose nell’area vesuviana. La residenza, circondata da ampi giardini,  è dotata, fra l’altro, di un quartiere termale; non mancano gli ambienti produttivi, come quello dove si pigiava l’uva per la produzione del vino. Gli affreschi, in perfetto stato di conservazione, sono i migliori pervenuti nel mondo romano; finte porte e colonne, correlate all’architettura presente, creano così giochi prospettici e  corrispondenze fra reale ed immaginario.

Durata percorso:  1 h

Ercolano

Foto di Margherita Galiani

Al momento dell’eruzione del Vesuvio, diversamente da Pompei, che fu seppellita da una pioggia di cenere e lapilli, Ercolano venne travolta da una marea di fango e di detriti vulcanici, che diedero luogo, solidificandosi, ad una sorta di banco tufaceo durissimo, alto tra i 15 e i 20 metri, all’interno del quale poterono conservarsi, molto meglio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, come il legno, i tessuti, i resti del cibo.

Il percorso consente di avere una visione unica della vita privata antica analizzando le diverse dimore: da quelle signorili, come la Casa dei Cervi, del Salone Nero, del Tramezzo di Legno, a quelle più umili, come la Casa a Graticcio e le differenti tipologie di arredi e decorazioni che, a causa del funesto avvenimento, sono pervenute pressocchè intatte.

 

Durata percorso: 2h e 30’